Senza di te è impossibile!

Hai mai visto un film senza protagonisti? Una partita di basket giocata senza il capitano? Hai mai letto un libro in cui nessun personaggio emerge più degli altri?

Immaginati una rock band senza il suo frontman, credi che sarebbe la stessa cosa?

Purtroppo capita spesso che al medico non venga trasmessa l’importanza del suo ruolo all’interno di una strategia di marketing sanitario.

Il dottore che delega ogni aspetto, affidandosi totalmente ai componenti dell’agenzia di marketing, non potrà mai raggiungere i risultati sperati.

Perché?

Perché, ed è necessario che te lo dica, il protagonista del marketing sanitario sei tu!

Sei tu l’attore che riceverà l’Oscar se la strategia comunicativa porterà i risultati sperati. Ma proprio come un attore viene invitato alla serata degli Oscar dopo un duro lavoro di studio del personaggio e di recitazione, il tuo Oscar non piove dal cielo, ma è frutto di un lavoro in cui devi dare un contributo fondamentale.

Poco tempo fa ho dedicato un intero articolo a questo argomento:

Clicca QUI!

Ho parlato in modo approfondito dei compiti del consulente di marketing sanitario, del grafico e di tutti gli altri ruoli all’interno di un’agenzia, ma soprattutto ho parlato di te, dell’attenzione minima ma costante che devi dedicare alla stesura e alla revisione dei contenuti da comunicare ai potenziali pazienti e di quanto sia importante realizzare foto e video dove tu possa trasmettere empatia e fiducia.

Un’agenzia come Marketing Medico, anche se può contare sulla consulenza di un dottore, non potrà mai avere la tua stessa preparazione medica e non sarà presente durante la prima visita con il tuo paziente. Solo tu sai quanto un trattamento sia efficace, quali controindicazioni ha, a chi può essere somministrato e a chi no, e soprattutto solo tu sai tranquillizzare un paziente pieno di dubbi.

Insomma, la tua figura non può essere sostituita del tutto da un’agenzia, anche se, come nel nostro caso, è specializzata nel marketing sanitario.

I professionisti di un’agenzia devono contribuire col loro lavoro a farti raggiungere gli obiettivi e a vincere l’Oscar, ma tutto parte da te.

Scopri subito come essere il protagonista del TUO marketing sanitario leggendo l’articolo sul blog di Marketing Medico. All’interno del blog troverai consigli pratici anche su moltissimi altri argomenti per migliorare subito la tua comunicazione online e offline.

Tieni sempre a mente che l’unica arma che hai nei confronti delle agenzie di marketing generico è quella della formazione. Investi il tuo tempo nello scoprire cosa fa davvero al caso tuo; così facendo smetterai di bruciare i tuoi soldi in azioni di marketing non misurabili.

Da un grande potere derivano grandi responsabilità!

Molto probabilmente avrai già sentito questa frase. Magari non ti ricordi chi l’ha detta, ma è probabile che sia risuonata diverse volte nella tua mente.

A dirla è Ben Parker, lo zio di Spider-Man, ed è una lezione di vita che il nipote Peter Parker si ricorderà per sempre. Una frase che calza a pennello con ciò di cui ti voglio parlare oggi.

Con questo celebre motto si potrebbe infatti riassumere il senso dell’articolo che ho dedicato ai medici su Google:

Clicca QUI!

Ho raccontato, facendo molti esempi, come essere primo su Google, ma, soprattutto, ho risposto alla domanda: «Ne vale davvero la pena?». Ti tolgo subito il dubbio: ne vale la pena, a patto che…

La risposta infatti non è così semplice, perché appunto, essere primo su Google comporta grandi responsabilità e un grande lavoro di “educazione” informativa del paziente.

Se il potenziale paziente cerca su Google “Chirurgo plastico Roma” e trova il tuo sito al primo posto della prima pagina di Google è molto probabile, anzi, è quasi certo che visiterà il tuo sito internet. Ma se quando lo visita non trova contenuti in target con lui e non trova le risposte ai suoi dubbi, potrebbe chiamarti e farti perdere solo tempo. Questo è il rischio molto concreto del cosiddetto “traffico freddo”, cioè dei pazienti che non approfondiscono e non si informano sul valore dei servizi che offri e su ciò che fai realmente, ma ti chiamano solo perché vedono il tuo numero su Google.

Quindi è inutile spendere tanto in pubblicità a pagamento o in SEO (l’ottimizzazione organica, non a pagamento, del tuo sito su Google) e ottenere un grande potere, la prima posizione su Google, se poi insieme alla tua agenzia di marketing sanitario non riesci ad essere all’altezza della responsabilità, ovvero il punto di riferimento per i pazienti che cercano te perché vogliono solo te.

Il paziente va educato con la forza dei contenuti di valore e con quelli, prima che con la pubblicità, devi iniziare a scalare le pagine di Google.

Ricorda comunque che il tuo vero obiettivo non è la prima posizione su Google, ma la prima posizione nella mente del tuo potenziale paziente.

Ti consiglio di prenderti dieci minuti del tuo tempo per leggere questo articolo perché non troverai strani trucchi da “guru” per ottenere la prima posizione di Google, ma comprenderai di quale strategia hai bisogno.

Una strategia di marketing sanitario che richiede tanto impegno da parte tua e tanto lavoro da parte della tua agenzia, ma che ti farà essere all’altezza delle responsabilità proprio come Spider-Man. 

Quali rischi corri se non fai marketing sanitario?

Forse questa domanda andrebbe posta in un altro modo, perciò ci riprovo:

Quali rischi corri se te ne stai con le mani in mano senza far crescere la tua professione medica?

Sì, perché alla fine si tratta di questo, di far crescere la propria professione. Anche se sei un medico e ovviamente i pazienti vengono prima di tutto, sei anche un uomo, una donna che deve portare a casa uno stipendio.

Se sei un medico che non conosce il marketing sanitario ti faccio subito un esempio per raccontarti quali rischi stai correndo: se domani mattina dovessi partire per un lungo viaggio in macchina, preferiresti prendere una vecchia auto mezza rotta, che perde olio e con le ruote sgonfie, o preferiresti una bella macchina nuova, senza nemmeno un graffio, che ti facesse arrivare a destinazione senza problemi?

Con una vecchia macchina sfasciata dovresti incrociare le dita e sperare che niente vada storto, che non ti si fermi in mezzo all’autostrada, che non fori su una strada di campagna, completamente isolato dal mondo. Con l’auto nuova, al massimo, dovresti evitare di farti prendere la mano e superare i limiti di velocità… Una bella differenza, non trovi?

Ed è la stessa differenza che c’è tra un medico che vuole fare una lunga carriera, ma non prende nemmeno in considerazione il marketing sanitario, e chi ha lo stesso obiettivo, ma capisce che non siamo più negli anni ‘70 e che per farsi conoscere e attrarre il giusto tipo di pazienti occorre una strategia di marketing e di acquisizione pazienti a lungo termine.

No, non è vero che i pazienti arriveranno sempre. I pazienti non hanno firmato un contratto a vita con te, ma si informano, leggono, cercano su Google e se non fai marketing sanitario:

• Non ti trovano.

• Possono trovare giudizi o opinioni non verificate sul tuo conto, che non puoi controllare e che danneggiano la tua immagine.

• Vanno da un tuo concorrente che magari sembra più autorevole o più “bravo”.

Per non parlare del rapporto con i pazienti abituali. Con una presenza online riesci a mantenerlo, riesci a rispondere ai loro dubbi o alle loro domande. Se invece fai finta che il marketing non esista, faranno presto a dimenticarsi di te. E quando avranno di nuovo bisogno, sei sicuro che ti richiamino?

Se vuoi guardare al tuo futuro e smettere di sperare che il presente vada meglio, devi cominciare a curare la tua comunicazione. Tanti medici sono già proiettati nel loro futuro, basta ascoltare le loro parole:

Clicca QUI!

Nelle loro parole si legge la voglia di emergere, la voglia di dare una svolta, il desiderio di farsi conoscere e far conoscere ai pazienti il proprio lavoro.

Per avere una lunga carriera nella sanità privata quello che serve, oltre alla competenza e alla professionalità, è la capacità di comunicare e di fare marketing sanitario.

Quindi, pensaci bene: guiderai davvero una vecchia macchina distrutta col rischio di rimanere a piedi?

Le 3 regole per una comunicazione medica efficace!

Se vuoi risultare autentico e credibile quando parli, quando scrivi un post/articolo o quando registri un video, devi sempre tenere a mente questi tre concetti chiave:

1. Ammettere le proprie debolezze ed evitare la perfezione:

A meno che tu non sia Superman (se lo sei scrivimi), non dovresti far finta di sembrare invincibile e ammettere le tue “debolezze” prima dei tuoi punti di forza. Se per essere il medico che sei oggi hai dovuto superare ostacoli o difficoltà non nasconderlo. Vanne fiero!

Raccontare le proprie difficoltà abbasserà il muro di resistenza e di scetticismo che i tuoi pazienti hanno nei tuoi confronti; in questo modo aumenterai notevolmente la tua credibilità.

2. Quando comunichi online evita i toni troppo formali:

Quando scrivi un post, quando parli con un paziente online o quando registri un video puoi essere formale, ma non “freddo”. Usare parole che ormai non fanno più parte dell’uso comune come ad esempio chiudere una conversazione con un paziente usando la formula: «Con l’occasione Le porgo i miei Cordiali Saluti» oppure «Attendo Suo Gentile Riscontro», non farà altro che rendere la tua comunicazione distaccata ed esageratamente “fredda” nei confronti del paziente. Un «Grazie!», «Buona giornata!», «A presto!» sono più che sufficienti!

È fondamentale parlare la lingua dei tuoi pazienti e creare sin da subito un senso di familiarità.

3. Invadere i canali di comunicazione che usa il tuo target:

Non puoi aspettarti che i pazienti scelgano subito te, senza prima “conoscerti” un po’ meglio: se non ti conoscono non si fidano e se non si fidano non prenotano la loro prima visita con te.

È importante realizzare contenuti che ti facciano conoscere e facciano conoscere meglio i tuoi servizi; devi “invadere” la casella e-mail, la bacheca di Facebook e le pagine Google con contenuti che raccontano chi sei e perché le persone in target dovrebbero scegliere te.

Solo in questo modo i pazienti potranno fidarsi di te e imparare a conoscerti.

Non rimandare troppo: inizia a scrivere articoli, post e a creare video!

Se seguirai queste 3 semplici regole riuscirai a costruire la tua figura con più credibilità e autorità!

E sì, come medico è fondamentale riuscire ad essere credibili e autorevoli.

Hai letto l’ultimo articolo del blog?

Clicca QUI!

Sei un medico? Non farti dimenticare!

Sono molti i medici che durante una consulenza mi dicono:

« Ho un sito internet e una pagina Facebook ma non mi stanno portando nessun risultato! ».

Il problema di base in quasi tutti i casi è il non saper convertire concretamente i pazienti interessati.

Ipotizziamo che ci sia una donna, Valeria, che sta cercando un chirurgo plastico a Pisa per un intervento estetico a cui sta pensando da diversi mesi. Il primo passo che fa è quello di ricercare un po’ su Google; magari qualche forum, qualche blog, oppure qualche gruppo Facebook. Non è pronta a prenotare subito una visita, ma vuole trovare un po’ di informazioni per capire meglio a cosa sta andando incontro.

Dopo qualche ricerca, se sei stato bravo, atterra sul tuo sito internet.

Se il tuo sito internet è ben fatto magari si inizia a fare un’idea su di te, ma, essendo convinta SOLO al 90%, e non al 100%, decide di continuare le sue ricerche, ed ecco che il tuo sito internet nel migliore dei casi finisce nelle “note” del telefono, nei peggiori (e più realistici) semplicemente viene lasciato lì e poi dimenticato.

C’è un modo per evitare di essere dimenticati o semplicemente abbandonati nelle note del telefono?

Sì, esiste un modo.

Questo modo si chiama “Funnel”.

Cos’è? Te lo spiego molto semplicemente!

Nel marketing viene chiamato “Funnel” il percorso che devono fare i potenziali clienti per arrivare ad acquistare il tuo prodotto o servizio. Nel marketing sanitario il processo è molto simile: i tuoi pazienti che non sono pronti al 100% a prenotare la prima visita (e credimi sono tantissimi), non dovrebbero essere abbandonati, bensì dovrebbero essere indirizzati, guidati attraverso un percorso che li porti a non dimenticarsi di te.

Ritorniamo all’esempio di prima, ritorniamo su Valeria:

Come dicevamo, Valeria non è ancora convinta al 100% e atterrando sul tuo sito internet (se hai un Funnel) legge che hai scritto un mini eBook dove affronti le domande più comuni che le donne come lei si fanno quando devono fare un intervento estetico; per scaricare questo mini eBook deve solo lasciare il suo nome e la sua e-mail.

A questo punto Valeria lascia la sua e-mail e riceve l’eBook contenente tutte le risposte alle sue domande. Sì, devono essere contenuti di valore.

Ecco che Valeria è appena entrata nel tuo Funnel e riceverà, se sarai stato bravo, altro materiale informativo tramite le tue newsletter.

Esistono Funnel più o meno complessi e questo è chiaramente l’esempio più banale (ma efficace) di Funnel per non farti dimenticare dai tuoi potenziali pazienti.

Riassumiamo questo Funnel in semplici step:

1. Valeria cerca su Google o su Facebook informazioni sul tipo di intervento che vuole fare

2. Trova una tua pubblicità a pagamento

3. Clicca sul un tuo annuncio pubblicitario e arriva sul tuo sito internet

4. Scarica un mini eBook con le risposte che stava cercando alle sue domande

5. Ti lascia il suo nome e il suo indirizzo e-mail

6. Tu, con questi dati, inizi a inviare contenuti di valore tramite newsletter, in modo che lei si formi e si informi sul valore della tua offerta

7. Valeria, una volta che si sarà convinta al 100% ti contatterà per la prima visita

Questo è un esempio di Funnel che potresti sfruttare per la tua professione, ma ricorda: fai tutto questo col desiderio di aiutare altre persone con informazioni veramente utili. Solo così riuscirai a creare un vero legame col tuo paziente ancora prima che si presenti da te, nel tuo studio.

Perché si parla di Funnel, ovvero di imbuto? Perché di tutte le persone che leggono il tuo annuncio, solo una parte ci clicca e un numero ancora minore scarica l’eBook e prenota la prima visita. Proprio come un imbuto che pian piano si restringe e lascia passare solo poco liquido alla volta.

Ma questo sistema funziona?

Si e No. Dipende da te o meglio, dipende dalla strategia di marketing sanitario e dal posizionamento del tuo brand.

Se vuoi approfondire questo argomento, clicca sul link qui sotto e scopri l’articolo che ho scritto sul blog di Marketing Medico:

Come aumentare le tue entrate senza spendere soldi in acquisizione pazienti!

Generalmente, quando un medico pensa ad aumentare i profitti il pensiero va subito a:

«Mi servono più pazienti!», «Come faccio ad avere più pazienti?», «Dove li trovo?».

L’equazione che viene fatta è la seguente:

Più entrate = Mi servono più pazienti

Se da una parte è vera, è vero anche che è un’associazione pericolosa perché ci sono almeno 3 buoni motivi per far crescere la tua professione senza spendere per acquisire nuovi pazienti.

La verità, purtroppo, è questa: acquisire nuovi pazienti NON È MAI GRATIS.

C’è un costo di acquisizione che bisogna conoscere ed essere disposti a pagare. Il passaparola per quanto bene funzioni non basta più. Ti porta ancora molte persone, ma non può essere la soluzione a lungo termine in un mercato competitivo come quello di oggi.

Se per esempio il centro medico con cui collabori investe 1.000€ in una campagna pubblicitaria dove entrano 20 nuovi pazienti, significa che per ogni paziente ha speso 50€.

Questo comporta che al guadagno della prima visita deve togliere i costi di acquisizione, in questo caso i 50€. Perciò si riducono i margini!

Se invece hai un buon margine di guadagno (scelta saggia!), sappi che puoi comunque guadagnare molto di più e soprattutto con meno sforzi.

Come?

Innanzitutto devi sempre fare marketing sanitario, non solo quando la tua lista di pazienti si sta drasticamente accorciando; oltre a questo puoi aumentare i tuoi margini rivolgendoti ai TUOI GIÀ PAZIENTI.

Mi spiego meglio:

Chi ha appena iniziato, chi ha pochissimo budget da investire in marketing sanitario e chi non ha voglia di lasciare “niente nel piatto” può (e deve) rivolgersi ai propri pazienti perché ha la necessità di fare pochi e mirati investimenti.

Perché proprio i tuoi pazienti?

È molto più semplice far tornare da te una persona che è già venuta altre volte rispetto a una che nemmeno ti conosce.

È da 7 a 10 volte più conveniente a livello economico e di tempo.

Non hai costi di acquisizione paziente che intaccano pesantemente i margini di guadagno.

Facendo così, oltre ad avere nuove visite nel modo più facile e veloce possibile, potrai anche decidere di utilizzare parte delle entrate per REINVESTIRLE nelle successive campagne di acquisizione.

Ecco come aumentare i margini grazie ai tuoi pazienti abituali:

1. Non spendi in acquisizione e hai profitti maggiori per ogni visita, trattamento, operazione, ecc.

2. Li conosci già e sai esattamente cosa vogliono e quanto possono spendere.

3. I soldi in più che entrano ti risolvono il problema: “Dove trovo il budget per pagarmi l’acquisizione di nuovi pazienti?”

Questo è solo un esempio di quanto una buona strategia di marketing sanitario possa davvero stravolgere la tua professione.

Il primo passo da fare?

Restare aggiornato sulle novità e le strategie che ogni domenica vengono pubblicate sul blog di Marketing Medico:

Clicca QUI!

Qual è il segreto dei medici in prima linea?

Come fa una serie televisiva ad avere successo per 15 stagioni e 331 episodi? Come fa ad attraversare un’intera generazione tra anni ‘90 e 2000 continuando ad attrarre spettatori? Sì, sto parlando di E.R. – Medici in prima linea, la serie TV ambientata nel pronto soccorso televisivo più famoso del mondo.

Anche se hai visto mezzo episodio o non ne hai visto nemmeno uno, forse saprai che E.R. ha lanciato George Clooney e raccontato le vicende del Dottor Greene, del Dottor Carter, della Dottoressa Hathaway e di tanti altri personaggi che si sono avvicendati una stagione dopo l’altra.

Come vedi, ti ho parlato di più persone, anche se sinceramente, a parte Clooney, non so come sia proseguita la carriera degli altri attori. Ti ho fatto più nomi perché il segreto di una serie TV come E.R. è proprio quello di non avere un singolo protagonista perché tutti sono protagonisti.

Viene approfondito ogni personaggio; vengono raccontate le relazioni all’interno e fuori dall’ospedale. Insomma, E.R. riesce a dare spazio alla personalità di ogni medico perché ogni medico conta.

Cosa vuol dire questo quando parliamo di marketing sanitario?

Che cosa ci insegna E.R.?

Semplicemente, che il successo di una strategia di marketing sanitario, così come il successo di un pronto soccorso che funziona e salva le vite dei pazienti, si basa sulla collaborazione.

I medici di E.R. collaborano, si confrontano e riescono a risolvere i casi più difficili. Allo stesso modo, tu e la tua agenzia di marketing sanitario dovreste collaborare perché non potete fare tutto da soli.

Tu non hai le conoscenze per realizzare una strategia di marketing sanitario e non hai il tempo per gestire tutta la tua comunicazione, mentre la tua agenzia non ha quelle competenze mediche che servono per dare informazioni corrette ai pazienti.

Il marketing sanitario, come dico sempre ai medici che incontro per una Consulenza Privata, è un lavoro a 4 mani. Non può prescindere da un tuo impegno diretto e costante e la tua agenzia deve tenerti sempre al corrente di ciò che sta facendo. (Sì, il vero marketing è misurabile).

Testi, foto e post non si realizzano da soli, ma occorre sempre la tua collaborazione. Alla fine tu sarai il Clooney della situazione, perché i pazienti si ricorderanno il tuo nome, ma la tua agenzia ti avrà aiutato proprio come si aiutano i medici di E.R.

Vuoi approfondire il ruolo che deve avere un medico all’interno di una strategia di marketing sanitario?

Poco tempo fa ho scritto proprio un articolo in proposito che ti racconta come essere protagonista insieme alla tua agenzia:

I tuoi pazienti vogliono le prove!

Viviamo in un Paese in cui la fiducia nel prossimo è ai minimi storici. Basta vedere i politici. Per anni hanno fatto promesse irrealizzabili pur di accaparrarsi un posto in Parlamento. 

Adesso gran parte dell’opinione pubblica non crede più a loro e molti vanno a votare scegliendo il meno peggio.

Anche quando si parla di pubblicità non è facile conquistare la fiducia delle persone. Siamo tutti più o meno vaccinati a promesse irresistibili, vantaggi incredibili, sconti che finiscono ogni Domenica e poi il Lunedì sono ancora lì.

Per i medici è diverso? Sì e no.

Bisogna sempre tenere di conto che la pubblicità sanitaria segue regole più rigide e non può suggestionare i pazienti! Proprio su questo argomento, se vuoi saperne di più, ti consiglio di leggere questo articolo che ho scritto un po’ di tempo fa che analizza nel dettaglio limiti e possibilità di un medico che vuole farsi pubblicità:

Clicca QUI!

Non è una novità poi che alcuni media ci mettono del loro attaccando tutta la categoria medica, quando invece i responsabili dei casi di malasanità sono pochi e isolati soggetti.

Volente o nolente, le persone fanno fatica a credere a un annuncio pubblicitario, anche se di tipo sanitario, soprattutto quando ripete le stesse trite formule di altre pubblicità.

Come fare quindi ad accrescere la credibilità dei propri annunci e a farsi ricordare?

Premesso che, come dico sempre ai medici che incontro, alla base della propria comunicazione ci deve essere un corretto Posizionamento e un’Idea differenziante, il segreto per un annuncio pubblicitario che converta i potenziali pazienti in pazienti consiste nel portare delle prove.

Mi dispiace dirlo, ma le prove in questo caso non sono le lauree appese alla parete del tuo studio. Non bastano. I pazienti sono bombardati da centinaia di annunci al giorno e per soffermarti sul tuo occorrono almeno 3 elementi di prova:

1. Dimostrazione:

Sei un chirurgo plastico che grazie a una tecnica innovativa rende il viso delle proprie pazienti più giovane senza snaturarlo? Perfetto, allora puoi documentare il risultato mostrando alcuni dettagli del viso prima e dopo l’intervento. Se non vedono, i tuoi pazienti non credono. Una dimostrazione concreta vale più di mille parole.

E ora mi rivolgo ai chirurghi: basta pubblicare foto durante le fasi di intervento. I pazienti, quando si vede il sangue o la ferita aperta si spaventano! Questo tipo di foto può andare bene solo se lo mandi ad un collega.

2. Reason Why:

Sei un Dentista? Non basta dire che grazie al tuo servizio di igiene dentale i denti dei pazienti saranno più bianchi che mai. Occorre dire perché saranno più bianchi, cioè spiegare cosa hai in più rispetto ai tuoi concorrenti:

«I tuoi denti saranno più bianchi perché ho a disposizione uno strumento che… ecc.»

3. Specificità:

Un annuncio pubblicitario o qualsiasi altro testo della tua comunicazione deve essere quanto più specifico possibile. Con un linguaggio chiaro, senza tecnicismi e che anche un bambino capirebbe, devi comunque andare a fondo e spiegare con dati e numeri i reali benefici dei tuoi trattamenti.

I tuoi pazienti hanno bisogno di tante informazioni prima di prendere il telefono e chiamarti… Non si lasciano convincere solo da un annuncio con una bella foto!

I pazienti quindi hanno bisogno di prove, ma con pazienza e costanza, insieme alla tua agenzia di marketing sanitario, puoi conquistare la loro fiducia.

Sei pronto a lavorare sodo?


Puoi avere accesso a tutto, e non ti costa nulla!

Oggi voglio parlarti di un argomento molto importante e troppo spesso sottovalutato.

A cosa mi riferisco? Alle alleanze strategiche, ovvero alle collaborazioni che ogni medico può stringere con altre realtà, rispettando sempre il codice deontologico e la salute del paziente.

Partiamo dai due punti più importanti per te, medico, che vuoi stringere un’alleanza strategica:

• Con chi stringo la mia alleanza strategica?

• Quale beneficio ottengo e faccio ottenere?

Per comprendere questi due aspetti devi sempre ragionare in termini di risultato finale per il tuo paziente; devi sempre avere in mente l’obiettivo ultimo che vuole raggiungere, indipendentemente dal servizio che gli stai offrendo.

Prendiamo come esempio, applicabile a tutti settori, un nutrizionista.

Un nutrizionista esperto sa bene che più il suo paziente è soddisfatto della sua forma fisica, più gli sarà riconoscente.

Allo stesso momento sa che, se oltre a una dieta e a un regime alimentare corretto non viene fatta una costante attività fisica, tutti i suoi sforzi saranno depotenziati o addirittura vani.

Ecco quindi cosa farebbe un nutrizionista esperto di marketing sanitario.

Potrebbe instaurare una collaborazione (alleanza strategica) con un personal trainer, che porterà vantaggi immediati al paziente, migliorando la sua forma fisica e i risultati ottenuti dalla nuova dieta, ma porterà vantaggi anche ai due professionisti.

In questo modo saranno tutti soddisfatti, in un vero e proprio circolo “Win-Win”, dove tutti ne escono vincitori:

• Il paziente ottiene più risultati e si avvicina sempre di più al suo obiettivo finale.

• Il personal trainer guadagna un nuovo cliente, senza fare praticamente nulla.

• Il nutrizionista guadagna dei benefit da questo accordo professionale e/o dei nuovi pazienti che potrebbero arrivare dal personal trainer.

Insomma, possiamo dire che un’alleanza strategica migliora il lavoro del nutrizionista e valorizza quello del personal trainer. Non male, no?

Secondo Jay Abraham, uno dei massimi esperti mondiali di marketing, « L’alleanza strategica ti permette di controllare il mondo. Puoi avere accesso a tutto, e non ti costa nulla. »

Se vuoi approfondire l’argomento leggi l’articolo che ho dedicato alle alleanze strategiche, lo trovi qui:

Un medico e un camaleonte cosa hanno in comune?

Hai visto come cambia colore un camaleonte? Sa adattarsi perfettamente ai colori dell’ambiente circostante e mimetizzarsi talmente bene da risultare irriconoscibile agli occhi degli altri animali. Non diresti che è lì, nascosto nel fogliame, verde nel verde, eppure c’è.

Pensa ora al marketing e, in particolare, al marketing sanitario. Un “ambiente” che è cambiato moltissimo rispetto a 10 anni fa. Non valgono più le stesse regole e quelle che valgono oggi saranno sorpassate tra pochi anni. Il marketing sanitario è un settore ancora relativamente nuovo, che è nato quando, nel 2006, il Decreto Bersani sulle liberalizzazioni ha dato il via libera alla pubblicità sanitaria.

Da allora il marketing sanitario ne ha fatta di strada e solo pochi mesi fa, a gennaio 2019, c’è stato un grosso cambiamento con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio (L 30/12/2018, n. 145) che di fatto vieta ogni riferimento “promozionale o suggestivo”.

Un continuo mutamento che è fondamentale conoscere e a cui è necessario reagire con gli strumenti del marketing tradizionale, aggiungendovi però le accortezze e le specifiche regole che il settore sanitario prevede. È per questo che dovresti essere come un camaleonte, capace di mutare a seconda delle necessità.

Con gli strumenti che l’agenzia Marketing Medico ti mette a disposizione e con una strategia di marketing sanitario capace di aggiornarsi costantemente, riuscirai ad assumere il colore di volta in volta più adatto a raggiungere gli obiettivi della tua professione.

In questo modo sarai capace di entrare lì dove la maggior parte dei medici non riesce ad arrivare: nella mente dei tuoi potenziali pazienti!

Ti differenzierai da tutti i tuoi colleghi sia nell’offerta che nell’autorevolezza percepita, anche grazie alla diffusione di contenuti di valore che rispettino la tua specifica personalità e professionalità.

Continua ogni giorno a svolgere con passione e competenza il tuo lavoro, ma non dimenticarti di essere un camaleonte facendo marketing sanitario; solo così potrai riempire la tua sala d’aspetto e raggiungere i risultati sperati, premendo sull’acceleratore rispetto alla concorrenza dei tuoi colleghi.

Non sai da dove partire?

Qui trovi tutto quello di cui hai bisogno:

Clicca QUI!