Non affidarti ad una fonte esterna per attrarre nuovi pazienti!
Da quando ho fondato Marketing Medico penso di averne viste davvero tante.. ho assistito i dottori durante le prime visite, ho seguito i medici in sala operatoria e sono stato spesso “dietro le quinte” durante la gestione di un centro medico.
Ma fra tutte le cose che ho visto, ciò che mi ha colpito maggiormente sono state le “oscenità pubblicitarie” che molti medici realizzano (o meglio, fanno realizzare e poi approvano).
Forse, fra le tante, il gradino più alto del podio se l’è aggiudicato un medico che aveva deciso di promuoversi su Groupon. Già, le prime visite al 50% di sconto sul famoso portale di offerte giornaliere e di buoni sconto utilizzabili presso aziende e professionisti.
E sì, per un medico non solo è illegale, ma è anche mercificazione pura della propria professione.
Chi mi segue da tempo sa bene che sono dell’idea che il medico che lavora nel privato è prima medico, poi imprenditore.
Nota bene:
NON solo medico, NON solo imprenditore!
Ma perché sono contrario a Groupon e anche a tutti i portali esterni che cercano di attrarre pazienti al posto tuo?
È molto semplice:
Sono contrario perché devi evitare le scorciatoie che ti portano pazienti in maniera apparentemente facile. Groupon, ma vale lo stesso anche per i portali che promettono preventivi a destra e a sinistra, come ad esempio ProntoPro, MioDottore, Dottori.it ecc.. attraggono, tendenzialmente, potenziali pazienti che difficilmente si convertono in pazienti o si fidelizzano a te.
Perché accade questo e come mai sono “pazienti che difficilmente si fidelizzano”?
Perché si tratta solitamente di persone a caccia di offerte. Persone che sono particolarmente interessate al prezzo, al risparmio o al confronto fra preventivi.
Inoltre, cosa più importante, non hanno realmente espresso un vero interesse verso di te e verso la tua figura professionale.
Non sono stati formati al valore dei tuoi servizi, non sono entrati in connessione con te e con il tuo ruolo di medico, attraverso tutti i canali che il marketing sanitario ti mette a disposizione.
Sono potenziali pazienti che non sono passati attraverso il tuo percorso di marketing sanitario che gli racconta, per filo e per segno, le regole fondamentali per poter essere seguiti da te. Non conoscono il tuo modus operandi e tanto meno il tuo sistema di credenze.
Per questo motivo sono persone che più difficilmente si legheranno a te, rispetto a quelle che arrivano dalla tua fonte, dal tuo percorso.
Non puoi rinunciare all’opportunità di avere pazienti che ti vedono come unico e valido punto di riferimento, come specialista a cui rivolgersi sempre.
Devi seminare prima di raccogliere e quindi devi coltivare i tuoi pazienti ideali!
Ho approfondito l’argomento in questo video: